Rischio di emorragia intracranica con la terapia combinata Reteplase + Abciximab nei pazienti con infarto miocardico acuto
La riperfusione con fibrinolitico in corso di infarto miocardico è limitata dal possibile presentarsi di emorragia intracranica.
Per cercare di ridurre il rischio di emorragia intracranica si è adottata la strategia di dimezzare il dosaggio dell’attivatore del plasminogeno, di ridurre il dosaggio di Eparina e di associare un inibitore della glicoproteina IIb/IIIa.
E’ stata valutata l’incidenza di emorragia intracranica tra i 16.588 pazienti randomizzati nello studio GUSTO V.
I pazienti erano stati trattati con :
a) Reteplase + Eparina ( dosaggio standard )
b) Reteplase ( metà dose ) + Eparina ( dosaggio ridotto ) + Abciximab.
L’incidenza totale di emorragia intracranica è risultata simile tra i due gruppi ( 0,6% ).
Il tempo medio tra somministrazione del farmaco e manifestazione di emorragia intracranica è stato di 5,5 ore ( 3,4 – 11 ) con la terapia di combinazione Reteplase + Eparina + Abciximab e 9,2 ore ( 5,9 – 22 ) con Reteplase + Eparina.
Il predittore di emorragia intracranica è stata l’età.
Il rischio di emorragia dopo trattamento con la combinazione Reteplase + Eparina + Abciximab è stato più basso nei pazienti più giovani e più alto in quelli anziani. ( Xagena2003 )
Savonitto S, Eur Heart J 2003; 24:1807-1814
Cardio2003 Farma2003
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